Egle e il male della legge “anti-badanti”: “Questo non è vivere”

“Ero innamorata di lui da quando avevo vent’anni”. Il cuore di Egle Mela batte ancora per il suo amato Domenico Uslenghi. Perché dopo una vita ad inseguirlo, il suo sognato amore è diventato realtà, sancito indelebilmente con il matrimonio del 2010.

Lei 40enne, lui 72enne, della differenza di età non ne hanno mai fatto un peso. D’altronde l’unica cosa che contava era il sentimento vero che li legava. Il 25 giugno 2013, però, Uslenghi – ex sindaco leghista di Cassano Magnago (VA) e consigliere regionale per la Lombardia, se ne va. E alla sua Egle, in eredità, piomba addosso quella legge che proprio il Carroccio aveva sancito.

Oltre il danno, la beffa: legge “anti-badanti”, l’altra faccia della medaglia

La cosiddetta legge anti-badanti, entrata in vigore nel 2012 per opera della Lega Nord, fu pensata con lo scopo di arginare i presunti matrimoni di opportunità, tra straniere “badanti” e i loro affidati: in caso di nozze di un ultrasettantenne più anziano di vent’anni dalla consorte, la pensione di reversibilità viene tagliata del 10% per ogni anno mancante al raggiungimenti dei dieci anni di matrimonio. Così Egle, conti alla mano, si ritrova dalla scomparsa di Uslenghi con 600 euro al mese. E la ricerca del lavoro – seppur continua, come assicura – parrebbe non produrre nessun risvolto positivo, portando la vedova ai limiti della disperazione.

Come hai conosciuto Domenico Uslenghi?

“Abitavamo nelle case popolari e andavo a pagare l’affitto dove lui faceva l’esattore di banca… già allora dicevo a mia mamma com’era bello. È stata anche la mia cottarella dei vent’anni ma ho sempre pensato: ‘O lui, o nessuno’. Ho però avuto a che fare, con lui, per la prima volta nel ’93, quando è stato eletto sindaco. Poi ci siamo ritrovati a settembre del 2004 e, nel novembre 2004, abbiamo iniziato a frequentarci”.

È mai stata un problema la differenza di età?

“Quando c’è un sentimento vero non ti interessa nulla, non ci sono altri interessi. Ci vedevamo tutti i giorni e ci sentivamo mille volte al giorno… come una coppia normalissima di innamorati”.

E nessuno ha commentato negativamente la vostra unione?

“No, perché sono sempre stata ben vista, erano tutti contenti. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, il mio non è stato il classico matrimonio di opportunità, non tutti sono furbetti come dicono loro: hanno un figlio e stanno con un’altra donna, poi decidono loro su come fare le leggi sulla famiglia. Sono in situazione assurda grazie a questa legge e non so come uscirne. Ho pure lanciato una petizione. Questa legge è nata per le straniere e io cosa c’entro? E i contributi di mio marito a chi vanno? Non è facile trovarsi un lavoro a 47 anni ma mi occuperei di qualsiasi cosa, non mi pongo limiti”.

Sei riuscita a parlare con i vertici della Lega?

“Assolutamente no, ho mandato mail ai federali, mail a Matteo Salvini (almeno sette)… e nessuno ha mai risposto. Si fa di tutta un’erba un fascio e io non ci sto. Il mio matrimonio era perfetto, solo che è durato troppo poco”.

Insomma, non è pesato su di voi il giudizio negativo degli altri ma ne avete risentito dalla legge?

“Esatto, è un’assurdità. A gennaio del 2012, poco prima che se ne andasse, è stata fatta la legge. Allora uno doveva sperare che fosse morto prima?”.

Ora come vivi?

“Sono in una situazione drammatica, ho solo 600 euro al mese e non trovo un lavoro”.

Amici e parenti ti aiutano?

“Sì, ho amici che mi aiutano, ma questa cosa è devastante psicologicamente. Io i sonniferi li ho presi, li ho già nel cassetto pronti… non vado avanti così, ho avvisato i miei amici. Non è vivere così. Chi è abituato forse riesce, io non accetto questa cosa”.

La casa è tua?

“Sì, è l’appartamento dove vivevamo quindi non pago l’affitto. Ma le bollette della luce e del metano non le paghi con i muri. È una situazione drammatica veramente. I sonniferi li ho presi… se la situazione non cambia, prendo tutta la scatola. I miei amici si sono allarmati tutti, prendo calmanti ma già vado a letto alla una e alle quattro sono sveglia, ho troppi pensieri”.

Da quando hai iniziato a sentirti così?

“Da subito, ora però non ne posso più. Questa legge è veramente un’assurdità. Si può giudicare un sentimento dalla durata di un matrimonio?”

Com’era la personalità di Uslenghi?

“Era molto sensibile e pieno di vitalità. I 32 anni di differenza non si sentivano per niente, non era il classico anziano tutto il giorno al circolo, era proprio attivo. Di fatto, nel 2012 si è dato da fare a Cassano per le elezioni”.

Visto da fuori sembrava duro e serio…

“Sì, infatti molti mi hanno detto che lo avevano conosciuto tramite la banca e conoscevano proprio la sua parte umana. Era la persona più normale di questa terra. Quelli che vedi tutto d’un pezzo sono fragili dentro. Lui era tutto d’un pezzo solo in politica, per il resto era umanissimo e molto sensibile”.

Cosa ti ha fatto innamorare di lui?

“La sua bellezza… era bellissimo, lo vedevo strafigo. Guardo ancora ora una foto di lui del 2005… era bellissimo”.

Insomma, sei ancora innamorata?

“Assolutamente sì. Sono riuscita ad averlo dopo tanti anni e poi il matrimonio è durato pochissimo purtroppo”.

Escludi una nuova persona nella tua vita?

“Certo, anche perché fondamentalmente sto bene da sola. E poi il primo amore non si scorda mai… e comunque, ora, ho la testa da tutt’altra parte”.

Vuoi lanciare un appello?

Non so più cosa inventarmi. Dopo essere stata ospite a Quinta Colonna, il giornalista mi ha scritto che mi avrebbe avvisata nel caso in cui qualcuno mi avesse cercata per offrirmi un lavoro… da lunedì 14 marzo, ancora, non ho ricevuto nessun contatto.

Per cercare lavoro come ti stai muovendo?

“Ho mandato ovunque curriculum, li spedisco in continuazione. La gente fa in fretta a dire di trovare un lavoro… tanti mi dicono ‘basta che ti trovi un lavoro’… è così facile per voi trovarlo?”

Non ti chiamano nemmeno per un colloquio?

“Assolutamente no. Ormai a 47 anni sei da buttare, se mi dessero la mia reversibilità, avrei risolto i problemi”.

Copyright © 2016 Sguardi di Confine è un marchio di Beatmark Communication di Valentina Colombo – All rights Reserved – p. iva 03404200127

redazione@sguardidiconfine.com – Testata registrata presso il Tribunale di Busto Arsizio n. 447/2016 – Direttore Responsabile: Valentina Colombo