Prayer of the Mothers, per superare i conflitti in Medio Oriente

From the north to the south
From the west to the east 
Hear the prayer of the mothers 
Bring them peace
Bring them peace

È il ritornello di “Prayer of the Mothers”, la canzone scritta da Yael Deckelbaum per lanciare un messaggio insieme all’attivista liberiana e Premio Nobel per la pace, Leymah Gbowee. Si celebra così il movimento Women Wage Peace, ovvero il gruppo nato l’estate del 2014 durante il conflitto da Israele e Gaza: in quell’occasione 73 israeliani e 2mila palestinesi persero la vita in 50 giorni di guerra.

Nel video, il Premio Nobel Gbowee – nota per aver contribuito alla fine della Seconda Guerra in Liberia nel 2003 – offre la sua benedizione per una risoluzione pacifica al conflitto israelo-palestinese e invoca di continuare la lotta per il raggiungimento della pace. “La pace è possibile – afferma – quando le donne di integrità e fede si alzano in piedi per il futuro dei loro figli”.  

Women Wage Peace, come riporta il sito ufficiale del movimento, “lavora per portare un accordo di pace attuabile. Inseriremo l’opzione di una risoluzione politica al primo posto nell’agenda pubblica visto che è l’unica via di uscita che offre vita e speranza. Una nuova e differente realtà nel Medio Oriente è fattibile e dobbiamo lottare per esso”.

Tra gli appuntamenti che hanno reso noto Women Wage Peace, c’è la Marcia della Pace: due settimane di cammino, dal 4 al 19 ottobre scorso, durante le quali hanno preso parte più di 4mila donne. Per l’occasione, centinaia di ebree, musulmane e cristiane hanno marciato insieme dal nord di Israele a Gerusalemme auspicando il reale raggiungimento di un accordo di pace rispettoso, non violento e accettato da entrambe le parti.

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