Etiopia, record riforestazione: 350 milioni di alberi piantati in un giorno solo

C’è un nuovo record nelle attività di riforestazione del territorio. Lo ha stabilito l’Etiopia lo scorso 29 luglio ottenendo un risultato estremamente significativo: in un solo giorno, infatti, gli etiopi hanno piantato ben 350 milioni di alberi superando, così, i numeri precedentemente raggiunti dal Pakistan nel 2013 e dall’India nel 2016.

L’iniziativa “Green Legacy”, lanciata dal Governo etiope, nasce con l’intento di lasciare agli etiopi del futuro un paese più sano, una sorta di “eredità verde”.

Il territorio etiope, infatti, sta subendo le gravi conseguenze di un’intensa attività di deforestazione che dura ormai da secoli. Dai dati forniti da Farm Africa, un’organizzazione che si occupa della gestione del verde in diversi stati africani, si evince che se alla fine del 19esimo secolo la copertura arborea del paese (uno tra i più aridi del continente africano) arrivava a superare il 35%, oggi raggiunge a stento il 4%.

La ragione di tale distruzione risiede nella ricerca costante di nuovi territori da coltivare, in un’economia in cui più dell’80% della popolazione vive in aree rurali e si mantiene proprio grazie all’agricoltura. Tuttavia, a distanza di tempo, si è capito che la deforestazione di grosse aree del Paese a scopi agricoli non solo è estremamente dannosa per l’ecosistema, ma è anche controproducente dal punto di vista economico e sociale.

L’abbattimento degli alberi in Etiopia ha aggravato i problemi di siccità già presenti in quest’area del continente africano, arrivando a creare ingenti danni alle coltivazioni e determinando un netto peggioramento della qualità della vita delle persone, con il risultato che se l’80% della popolazione si dedica all’agricoltura, il 35% degli etiopi non ha abbastanza cibo per sopravvivere nel proprio territorio.

Il Governo etiope ha quindi ritenuto necessario promuovere iniziative per invertire la rotta e per poter affrontare con successo le sfide ambientali del presente e soprattutto quelle del futuro. A questo riguardo, sono particolarmente interessanti le parole di Dan Ridley-Ellis, capo del centro di scienza e tecnologia del legno della Napier University di Edimburgo, il quale ha dichiarato che “gli alberi… costituiscono un enorme beneficio nel combattere i processi di desertificazione e di degrado ambientale, specialmente nelle zone particolarmente aride”.

Da questo punto di vista, ripristinare il “verde” significa agire contro l’avanzata di un processo di desertificazione che deriva da problemi globali, ma che minaccia in modo particolare gli stati africani. Se non si continuerà ad agire con decisione in favore dell’ambiente, si prevede che nei prossimi decenni saranno milioni i migranti climatici a doversi spostare in aree dove le condizioni climatiche permetteranno una vita migliore.

Per questo motivo, l’Etiopia non è l’unico né il primo paese africano a promuovere iniziative volte alla riforestazione del territorio. Dal 2016 l’Etiopia fa parte di un progetto su scala più ampia, l’African Forest Landscape Restoration Initiative, che si è posto l’obiettivo di ripristinare 100 milioni di ettari di terra entro il 2030.

Le iniziative degli stati africani sembrano quindi aver fatto proprio il celebre motto “think globally, act locally” in quanto le azioni volte ad affrontare le sfide del presente e del futuro del proprio territorio hanno poi portato ad una riflessione e ad un’azione di portata più ampia, che avrà benefici su scala globale. Infatti, come dimostrato da uno studio pubblicato su Science da un team di ricercatori svizzeri, la riforestazione del territorio è un’azione di grande impatto nella lotta al cambiamento climatico.

Dopo gli oceani che, ricoprendo più del 70% del pianeta hanno assorbito ben il 93% del calore rilasciato dai gas serra emessi dalle attività umane, gli alberi sono il secondo aiuto più significativo in tal senso, avendo la capacità di liberare l’atmosfera dalle emissioni e di tenere sotto controllo la temperatura globale.

Tuttavia, per poter funzionare in modo ottimale, questa strategia incentrata sul “verde” deve realizzarsi su scala molto ampia e, proprio per questo motivo, è importante che tutti i paesi si impegnino ad uno sforzo collettivo in questo senso. È questo l’obiettivo della “Trillion Tree Campaign”, l’iniziativa nata dall’ONU ed ora gestita dalla fondazione “Plant for the Planet”, la quale ha dichiarato che, per i risultati migliori, sarebbero necessari circa mille miliardi di alberi su una superficie grande quanto gli Stati Uniti.

Ad oggi, il risultato raggiunto è di 13,6 miliardi di alberi piantati e, pur essendo ben lontani dall’obiettivo, è incoraggiante notare come molti paesi stiano facendo uno sforzo per fare la propria parte. Questa volontà ad impegnarsi è particolarmente preziosa sia per il raggiungimento degli obiettivi descritti, sia per bilanciare gli effetti delle dannose azioni politiche brasiliane che rinnegano questo spirito di impegno e collaborazione, minacciando ogni giorno in misura maggiore la più grande risorsa “verde” che già esiste sul nostro pianeta.

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