«La chiave per combattere il bullismo è comunicare e non vergognarsi di dire che si…
È tempo di Safer Internet Day: per aderite alla Giornata internazionale per la sicurezza in Rete che si celebra l’11 febbraio, Fondazione Carolina propone a chiunque di cambiare la propria foto profilo su whatsapp e sui social con il messaggio di Carolina Picchio: “Le parole fanno più male delle botte”.
Un mondo semplice, ma diretto, per ricordare Carolina Picchio, la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo e icona della battaglia per il rispetto e il benessere dei minori sul web. A lei è infatti dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo, approvata all’unanimità il 17 maggio 2017 ed entrata in vigore un anno più tardi (giugno 2018).
La legge 71/17 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” intende tutelare il diritto dei minori. Un provvedimento legislativo che fin dall’inizio non è stato pensato solo per le vittime, ma anche per il riscatto di quei ragazzi che, spesso inconsapevolmente, danneggiano i propri coetanei attraverso le piattaforme digitali.
Proprio a fonte del dramma di Carolina Picchio si è dibattuto il primo processo in Europa in materia di cyberbullismo, capace di stabilire inequivocabilmente una correlazione tra determinate condotte, alcune delle quali criminali, e il fenomeno. Il dibattimento, conclusosi nel dicembre 2018, ha determinato con chiarezza che il bullismo, anche nella sua accezione digitale, non può essere derubricato a semplice ragazzata.
E così arriva la proposta di diffondere nei social la frase di Carolina,
“Le parole fanno più male delle botte”. “Questa semplice frase è diventata negli anni il simbolo della lotta ai bullismi, adottarla nella settimana del Safer Internet Day – osserva Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina – significa contribuire alla fondamentale azione di sensibilizzazione e informazione che stiamo portando avanti con passione da oltre 2 anni”.
Dal 10 al 16 febbraio, l’invito è quello di sostituire la propria immagine di profilo sui social e su whatsapp, con quella scaricabile a questo link in modo da completare al meglio il messaggio per il SID 2020.
L’immagine, nei vari formati disponibili, può essere condivisa anche su tutti i social aggiungendo gli hashtag ufficiali della campagna 2020: #SID2020 #CAROLINA #ALTOPROFILO.
“Il messaggio di mia figlia, rappresenta un monito per le nuove generazioni – ricorda Paolo Picchio, padre di Carolina – che rivedono in lei tutta la bellezza, la gioia e la vitalità che oggi possiamo spezzare con un semplice click”.
La campagna di Fondazione Carolina prevede anche una CALL TO ACTION (#BANDIERABLU) rivolta alle Scuole primarie e alle secondarie di primo grado.
Da sempre la bandiera porta con sé l’idea di un gruppo di persone unite dallo stesso scopo o dal medesimo destino. È un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di comune appartenenza. La bandiera blu (il colore del web) si esibisce nelle spiagge più pulite delle nostre coste. Ogni classe è invitata a realizzarne una appositamente per la settimana del Safer Internet.