“Stop Plastic”, Greenpeace e studenti in piazza per la più grande emergenza ambientale

Una superficie di oltre mille e cinquecento metri quadri per comporre la scritta “Stop Plastic”.  L’hanno realizzata più di 400 tra adulti e ragazzi, volontari di Greenpeace, studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo Centro Storico Pestalozzi di Firenze, la mattina di venerdì 29 marzo in Piazza Santa Croce. Lo scopo, chiaramente, è quello di lanciare un forte messaggio in difesa del mare.

«Questo messaggio di grande impatto visivo sottolinea l’urgenza di intervenire su una delle più grandi emergenze ambientali dei nostri tempi, l’inquinamento da plastica. Come già avvenuto in occasione degli scioperi per il clima, sono proprio le generazioni più giovani a chiedere interventi risolutivi per garantire un futuro in cui l’inquinamento da plastica nei nostri mari sia solo un ricordo», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace Italia. 

L’iniziativa degli studenti si colloca alla fine di un percorso didattico nella scuola incentrato sull’inquinamento da plastica e le sue possibili soluzioni. Tale percorso, a cui ha contribuito anche Greenpeace, ha già portato la Preside dell’Istituto a firmare un’ordinanza in cui viene vietato l’utilizzo nella scuola di numerosi oggetti in plastica monouso come bottiglie, cialde per il caffè, bicchieri, tazze e contenitori per le merende sostituendole con alternative lavabili e riutilizzabili in linea con le iniziative PlasticaZero promosse da Greenpeace.

Inoltre, gli studenti hanno indirizzato una lettera al Sindaco di Firenze per chiedere un’ordinanza comunale che vieti non solo la plastica monouso nel capoluogo toscano ma anche evitando la sostituzione con altri materiali monouso come le plastiche biodegradabili e compostabili, che la recente direttiva europea sulla plastica monouso considera analoghe alle plastiche tradizionali.

«Ci auguriamo che il Sindaco Nardella e l’amministrazione comunale di Firenze accolgano al più presto le richieste degli studenti. Un’ordinanza comunale di questo tipo potrebbe diventare un importante riferimento a livello comunitario per tutte le istituzioni che vogliono schierarsi concretamente dalla parte del mare» conclude Ungherese. 

Il recente voto del Parlamento europeo ha infatti approvato in via definitiva la direttiva che vieta dal 2021 in tutta Europa alcuni articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini per palloncini. Tuttavia, stando anche al parere di Greenpeace, la direttiva può essere ancora migliorata dalle istituzioni nazionali e locali, introducendo divieti per altri oggetti in plastica monouso che non vengono messi al bando dall’Europa, come bicchieri, contenitori per alimenti e bottiglie per l’acqua e le bevande.

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