“Un calcio al razzismo”: sottoscritto il manifesto per la comunicazione non ostile nello sport

«Facciamo squadra per un impegno più serrato nella lotta al razzismo negli stadi». E’ il messaggio partito dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), e colto dal CONI, dalle società calcistiche, le istituzioni sportive che si sono incontrati a Roma al “Centro Bibliografico Tullia Zevi” in occasione di “Un calcio al razzismo”: un momento di riflessione sulle forme di intolleranza nello sport, nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno della Memoria.

«Vogliamo arrivare alla pancia e al cuore degli italiani. L’obiettivo oggi è fare squadra insieme con le società ed il governo sul versante dell’educazione e delle norme. Basta odio, il tema della Shoah non può arrivare sul campo di calcio» ha detto la presidente dell’Ucei Noemi Di Segni.

All’evento, assieme a dirigenti, atleti e ragazzi diverse società professionistiche tra cui Lazio, Roma, Inter, Juventus, Bologna, Udinese, Sampdoria, Fiorentina, hanno partecipato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali Triantafillos Loukarelis, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi, l’amministratore delegato della Lega Calcio Serie A Luigi De Siervo, il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, ed il presidente della Lazio Claudio Lotito. Durante l’incontro è stato sottoscritto “il manifesto per la comunicazione non ostile per lo sport” . Gli atleti hanno poi autografato alcuni palloni.

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