«Se non ne hai bisogno, lascialo. Se ne hai bisogno, prendilo». È il motto di Wall of Kindness, il Muro della Gentilezza, fenomeno di carità per i senzatetto che prese il via in Iran nell’inverno a cavallo tra il 2015 e il 2016, grazie all’iniziativa di un anonimo nella città di Mashhad.
Il progetto, conosciuto anche con il suo nome iraniano, Deewar e Mehrbani, da allora si diffuse rapidamente in tutto il Paese e non solo, divenendo un fenomeno globale. Ad esempio, a dicembre 2018 il Muro della Gentilezza è stato allestito in Svezia, grazie ad un’agenzia immobiliare. In Italia, invece, lo si può trovare al Parco della Misericordia, Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze.
In pratica, l’iniziativa consiste nell’allestire, tramite appendiabiti, un muro nel quale chiunque possa lasciare maglioni, cappotti, sciarpe, coperte e simili. Insomma, perlopiù abbigliamento (ma non solo) destinato ad essere indossato da chi non ha soldi per acquistare indumenti o beni di prima necessità.
«Le persone – precisano su Instagram dal Pakistan – possono abbandonare qualsiasi cosa pensino possa essere utile per qualcun altro, da vestiti e scarpe agli alimenti confezionati. Spero di vedere più persone adottare questo concetto in tutto il mondo, è un concetto così semplice ma bello».
Nella foto di seguito, il Muro della Gentilezza sulla 26th Street a Clifton, Pakistan.
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