Words are Stones, al via la campagna per l’uso corretto delle parole

Il dibattito pubblico è attraversato da stereotipi e pregiudizi nei confronti di immigrati e rifugiati che spesso degenerano in reati e attacchi razzisti: combattere la stigmatizzazione, costruire contro-racconti per promuovere il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, questi sono gli obiettivi della campagna online Words Are Stones.

È partita l’8 Gennaio, con la pubblicazione online del primo video, la campagna internazionale di sensibilizzazione Words are Stones (“le parole sono pietre“), promossa da Lunaria in collaborazione con Antigone (Grecia), SOS Racisme (Spagna), Grenzenlos (Austria), Adice (Francia) e Kisa (Cipro) che si svolgerà fino al 29 febbraio 2020.

Occhio alle parole perché possono fare molto male: questo il messaggio chiave della campagna rivolta in primo luogo ai giovani per sensibilizzarli a una comunicazione corretta nella vita quotidiana, online e offline.

La comunicazione politica negli ultimi anni ha contribuito a diffondere messaggi ostili nei confronti dei migranti, dei rifugiati, dei rom e di qualsiasi persona etichettata come “diversa” ed estranea al sistema sociale, economico e culturale dei paesi europei.

I singoli cittadini possono però scegliere: possono contribuire ad alimentare la xenofobia, il razzismo, l’islamofobia e l’antisemitismo con le loro parole e i loro comportamenti. Oppure possono contribuire ad isolarli evitando, ad esempio, di condividere e diffondere i messaggi discriminatori online e nella vita di tutti i giorni.

La campagna Words are stones utilizza i risultati di un lavoro di analisi raccolti nel dossier Words are Stones, L’hate speech nel discorso pubblico in sei paesi europei per riprodurre con 5 brevi video di un minuto situazioni ordinarie di discriminazione quotidiana e invitare tutti a calibrare bene l’uso delle parole, facendo attenzione a non cadere nella trappola della strumentalizzazione, delle false notizie e della manipolazione. Infografiche e post di informazione accompagneranno la pubblicazione dei 5 video.

“Siamo troppi”. Sin quando non facciamo gol

Quante volte l’abbiamo verificato guardando con gli amici una partita di calcio in Tv? Il razzismo colpisce da troppo tempo i giocatori stranieri di tutte le età e di tutte le categorie. Non solo nel calcio. È arrivato il momento di dire basta.

La partita di calcio è il video che lancia la campagna. Sarà seguito da altri quattro video nei quali gli stessi protagonisti, due giovani, si confronteranno al bar, di fronte a una bancarella di kebab, in una festa e in un ospedale.

I video sono realizzati per conto di Lunaria da Stefano Argentero (regia e animazione) Juri Fantigrossi (fotografia e montaggio), Fabio Fortunato (tecnico di registrazione) e Riccardo Pieretti (doppiaggio) con la tecnica dell’animazione di plastilina in stop-motion. La campagna è realizzata nell’ambito del progetto Words are stones sostenuta dal programma Europe for Citizens.

Ecco il primo video di Words are Stones

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