“C’è da fare”, la canzone per Genova di Paolo Kessisoglu: «Adesso tocca alla gente»

C’è da fare”: è arrivata oggi la canzone scritta da Paolo Kessisoglu per la sua Genova dopo il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018 che provocò 43 vittime e 566 sfollati. Ad interpretarla sono 25 cantanti italiani.

Oltre all’attore che fa parte del duo Luca e Paolo, ci sono infatti anche le voci di: Annalisa, Arisa, Boosta, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Izi, J-Ax, Joan Thiele, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane, Mario Biondi, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Gazzè, Nek, Nina Zilli, Nitro, Raphael Gualazzi, Ron e Simona Molinari.

I proventi ricavati con la vendita del singolo saranno devoluti all’associazione Occupy Albaro che, in accordo con Regione Liguria e Comune di Genova, destinerà i fondi raccolti ad un progetto mirato alla riqualificazione territoriale e alla migliore vivibilità della Valpolcevera. Fra i sogni, c’è anche quello di realizzare un centro sportivo ma tutto dipenderà dall’esito economico dell’iniziativa.

Il brano è una dichiarazione d’amore per la città e la sua gente, uno stimolo ad aprirsi e a chiedere aiuto:

“E allora vieni qui togliti quel muso e fatti abbracciare sto vento freddo che soffia ti voglio scaldare sei sempre la stessa ma se stavi male me lo potevi dire ma adesso basta parlare c’è da fare”.

«“C’è da fare” è nato dalla pancia, dal ventre, anche se mio e non quello di una donna, e per questo è come un figlio. – scrive Paolo Kessisoglu nella nota stampa di presentazione del progetto – Lo è stato nel periodo di gestazione circondato dall’affetto di tutti quelli che gli hanno voluto bene: i 25 cantanti che hanno donato la loro arte, i collaboratori che lo hanno seguito con dedizione e continua ad esserlo anche dopo la sua nascita ufficiale attraverso le cure e l’amore doverosi per sostenerlo e farlo crescere sano e forte. Il giorno del crollo del ponte Morandi mi trovavo lontano negli Stati Uniti e non potendo fare nulla, trovato un pianoforte in una libreria di San Francisco, mi sono seduto e ho scritto questa canzone per Genova di getto».

Ricorda ancora l’autore di “C’è da fare”: «Le note scivolavano giù dalle mie dita senza fatica, erano l’espressione della mia incredulità e del mio sgomento. Tornato in Italia ho ripreso quelle note che mi erano rimaste dentro e ho scritto il testo. Ne è nata una canzone d’amore per la mia città, uno stimolo a non mollare, a non chiudersi ma ad aprirsi chiedendo aiuto in un momento difficile».

«Adesso tocca alla gente – conclude Paolo Kessisoglu – tutti possono far parte di questo progetto comprando la canzone e sono sicuro che saranno numerosi. Grazie a tutti quelli che vorranno partecipare, a tutti quelli che pensano che si possa fare qualcosa per cambiare, a tutti quelli che pensano: “C’è da fare”».

Oltre ad acquistare il brano, per supportare il progetto di raccolta fondi, è possibile fare una donazione all’IBAN: IT79 A02008 01423 000 105496385 con intestazione dal conto a OCCUPY ALBARO e la causale CEDAFARE.

Sul sito ufficiale (qui) si trovano i riferimenti per acquistare il brano. Tutti insieme, perché #cedafare

Guarda il video di C’è da Fare, la canzone per Genova di Paolo Kessisoglu

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