George Michael, Prince, David Bowie… The year the music died

Last Christmas, I gave you my heart
But the very next day, you gave it away
This year, to save me from tears
I’ll give it to someone special*.

George Michael è morto il pomeriggio di Natale all’età di 53 anni a causa di un arresto cardiaco. Secondo quanto riferito dai familiari, il cantante britannico, ex frontman degli Wham! si è spento (serenamente) a Goring, in Inghilterra.

George Michael, ricordato per brani come Wake Me Up Before You Go-Go, Careless Whisper e Last Christmas* è stato soltanto l’ultima celebre vittima di questo 2016 che, parafrasando Don McLean e la sua American Pie, può essere ricordato come The year the music died (l’anno in cui la musica morì).

Tra gli altri artisti celebri che ci hanno lasciato durante quest’anno da dimenticare anche David Bowie, scomparso il 10 gennaio scorso, due giorni dopo aver compiuto il suo 69esimo compleanno e dopo aver lasciato al mondo la sua eredità artistica, ovvero l’ultimo e apprezzatissimo disco Blackstar. Il 18 gennaio è invece la volta di Glenn Frey, fondatore degli Eagles e coautore dell’indimenticabile Hotel California, scomparso a New York all’età di 67 anni. Il 26 gennaio muore, all’età di 53 anni, Black (vero nome Colin Vearnocomble), autore di Wonderful Life, e due giorni dopo, il 28 gennaioPaul Kantner, chitarrista dei Jefferson Airplaine (band simbolo di Woodstock), muore in seguito ad un arresto cardiaco all’età di 75 anni.

Il 3 febbraio 2016 è invece la volta del leader degli Earth, Wind & Fire, Maurice White, scomparso all’età di 74 anni (tra i successi della band la celeberrima September), il 10 marzo a lasciarci è il simbolo della musica Progressive, Keith Emerson, mentre il 21 aprile, il mondo piangerà la scomparsa di Prince, vero e proprio pilastro della musica pop, simbolo degli anni ’80, morto all’età di 57 anni nella sua casa di Paisley Park in Minnesota.

Il 24 ottobre muore (ancora per un attacco cardiaco) all’età di 57 anni un altro big della musica anni ’80, Pete Burns, frontman dei Dead or Alive, celebri per il tormentone You Spin Me Round (Like a Record) del 1985. Il 10 novembre 2016 a lasciarci è invece Leonard Cohen, cantautore-poeta canadese celebre per brani come Hallelujah e Suzanne e uno degli autori più influenti della musica del secolo scorso, spentosi all’età di 82 anni a Los Angeles. Ultimo della lista è appunto George Michael, che per macabra ironia della sorte ha passato proprio ieri il suo Last Christmas.

Morti celebri del 2016: non solo musica

Questo non è stato un anno terribile soltanto per il mondo della musica ma anche per il mondo dello spettacolo e della politica. Tra gli altri celebri personaggi che ci hanno lasciato durante questi 12 mesi anche Alan Rickman (il professore Severius Piton di Harry Potter), il regista Ettore Scola, Umberto Eco, Umberto Veronesi, Bud Spencer, Anna Marchesini, Gene Wilder (storico Willy Wonka e dott. Frankenstein in Frankenstein Junior), Dario Fo, il pugile Muhammad Alì, il calciatore olandese Johan Cruyff ma anche personalità politiche come Carlo Azeglio Ciampi, Marco Pannella, l’ex presidente israeliano Shimon Perez e Fidel Castro. Con l’addio a George Michael si aggiunge un nuovo personaggio all’ormai celebre copertina di Sgt Pepper’s Lonely Heart Club Band dei Beatles ridisegnata in chiave 2016, creata dall’utente Twitter @christebarker.

Da non dimenticare, inoltre, che il 2016 è stato anche l’anno della Brexit, dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e della vittoria del No al referendum italiano che ha portato alle dimissioni dell’ormai ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Mancano ancora cinque giorni prima che l’anno in corso sia solo un ricordo e, citando Helen Mirren e il suo messaggio di auguri nel corso del Graham Norton Show, “In questo periodo di feste e di fratellanza credo siamo tutti d’accordo sul fatto che il 2016 è stato un anno di m…“. Speriamo almeno che il 2017 non sia così cupo.

Foto: © Commons Wikimedia.

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