Arriva dal Kansas una storia di solidarietà ed empatia. “Ha visto un bambino impallidire in un angolo piangendo, quindi è andato a consolarlo, gli ha preso la mano e lo ha fatto entrare all’interno della scuola!”. È il racconto di un piccolo grande gesto da parte di Christian, di 8 anni, verso Connor, il coetaneo autistico che piangeva prima dell’inizio della scuola.
Così lo scatto della mamma di Christian, Courtney Coko Moore, ha fatto ben presto il giro del mondo: “È un onore crescere un bambino così amorevole e compassionevole! È un bambino con un grande cuore, il primo giorno di scuola è iniziato nel modo giusto” ha scritto sulla sua pagina Facebook accompagnando la foto.
E lo stesso entusiamo è arrivato dalla mamma dell’altro ragazzo, April Cites, toccata dal gesto del compagno di scuola di suo figlio: “Dì a tuo figlio che lo ringrazio tantissimo. Quel ragazzino che ha aiutato è mio figlio ed è autistico, ogni giorno mi preoccupo che possa divenire vittima di bullismo per essere diverso e tuo figlio mi ha semplicemente scaldato il cuore. Se ci fossero più bambini come lui non mi preoccuperei di queste cose”.
L’autismo, ricordiamolo, è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi.
Quindi Christian e Connor, pronti a iniziare la seconda elementare a Wichita (capoluogo della contea di Sedgwick nello Stato del Kansas), sono diventati il simbolo della dolcezza e della semplicità nelle relazioni umane che tutti noi dovremmo conservare nel quotidiano.
Ma la storia, così fresca e leggera, accende i riflettori attorno a due grandi temi che attraversano il globo: l’autismo – ancora troppo poco conosciuto persino dalla legge (almeno quella italiana) – e il bullismo. Ecco perché è importante parlarne, anche tramite notizie (apparentemente) di poco rilievo. Combattiamo il bullismo e la disinformazione a colpi di gentilezza.