sguardi-di-confine-logo

Non chiamiamolo bullismo, siamo di fronte a un atto di violenza gravissimo, che non possiamo liquidare come una bravata, ma che deve metterci in allarme di fronte all’inciviltà e alla demenza che ancora abitano nelle nostre comunità”: così Paolo Grillo, presidente nazionale di AIPD (Associazione italiana persone Down) condanna duramente quanto avvenuto il 2 luglio a Taranto, dove un uomo di 40 anni con sindrome di Down è stato aggredito da alcuni giovani, che con pugni e calci gli hanno procurato lesioni e sono poi fuggiti.

Mentre il caso è al vaglio delle autorità giudiziarie, che stanno cercando di identificare gli aggressori e il movente, tante sono le voci di sdegno che, a partire dal sindaco, si levano in queste ore dalla città.

“Ci rincuora la dura condanna espressa dal sindaco e lo sdegno manifestato dai cittadini – continua Grillo – Questo ci fa capire che l’ignoranza è in minoranza e quindi abbiamo le forze per combatterla. Ora ci auguriamo che le autorità giudiziarie riescano a trovare i responsabili e a infliggere loro una pena che sia esemplare, nel senso non tanto della punizione (che poco ci interessa) quanto piuttosto della rieducazione e della formazione a valori civili imprescindibili.

E’ una coincidenza significativa e importante che proprio oggi sia arrivato a Taranto il camper del nostro DownTour: un viaggio iniziato il 21 marzo a Roma, che fino ad oggi ha toccato oltre 20 città, con 20 equipaggi diversi, percorrendo finora più di 3.500 chilometri. Il camper sta attraversando tutta Italia proprio per mostrare i volti di queste persone, di cui ancora qualcuno evidentemente fatica a riconoscere la piena dignità. Oggi il nostro camper a Taranto è una presenza forte, importante e significativa. Saremmo lieti di incontrare gli autori di quest’azione, perché solo con la conoscenza si superano ignoranza e violenza”.

“L’aggressione stupida e vigliacca ci fa registrare un fallimento sociale che spero sia di pochi – commenta Nino Leone, presidente di AIPD Taranto – Ma noi vogliamo portare la nostra voce, la loro presenza, il loro grido ‘ci sono anch’io‘, nonostante tutto. Questo caratterizzerà la nostra manifestazione, sabato 6 luglio (dalle 9.15 dal Parco Cimino): un festoso corteo, insieme ad associazioni amiche e tanti sostenitori, con sosta in Piazza del Municipio, dove incontreremo le autorità cittadine. Questa sarà la loro voce, questo sarà il loro appello per una società più reale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *