Pausa estiva per il Downtour. Oltre 4mila chilometri all’insegna dell’inclusione

Il camper del Downtour si ferma per un meritato riposo estivo dopo aver viaggiato ininterrottamente, dal 21 marzo a oggi, per portare in tutta Italia il suo messaggio di inclusione. L’ultima tappa di questa prima lunga marcia si è svolta a Catania (13-15 luglio). Ripartirà poi alla volta di Siracusa il 9 settembre.

“Questa pausa estiva è l’occasione per fare un primo bilancio di questa esperienza, che abbiamo voluto organizzare per il nostro 40° anniversario – spiega Anna Contardi, portavoce nazionale dell’associazione – Un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione, ma anche un modo per mostrare la dignità e l’orgoglio delle persone che da 40 anni accompagniamo lungo un percorso di inclusione. Dal 1979 a oggi è diventato sicuramente più semplice ma ancora presenta qualche ostacolo.

Per questo, il 14 luglio abbiamo partecipato anche al Disability Pride, perché ne condividiamo il messaggio e le richieste: da una parte l’orgoglio, dall’altra la consapevolezza che, per poter raggiungere il traguardo dell’inclusione, c’è ancora tanta strada da fare.

Nel nostro Downtour ci accompagnano tanti compagni di viaggio, prime fra tutte le famiglie e gli sponsor (edizioni Erickson, Associazione Italiana Chef, Cuorenero), ma anche il film “Dafne”, con cui abbiamo la fortuna di condividere in parte questo cammino. E naturalmente il nostro testimonial e amico, Lino Guanciale, che per il Downtour e il 40° anniversario di AIPD ha realizzato lo spot video, prodotto gratuitamente per l’associazione da Frognroll.net e visto da oltre mezzo milione di persone. Ma il DownTour ci sta facendo fare nuove amicizie, permettendoci di stringere legami che speriamo di poter coltivare, sempre con l’obiettivo di abbattere i pregiudizi e creare comunità”.

E di strada, fino a oggi, il camper del Downtour ne ha percorsa tanta: in tutto oltre 4.200 chilometri, 28 tappe e altrettanti equipaggi, per un totale di oltre 50 ragazzi con sindrome di Down a bordo del mezzo, accompagnati da familiari e operatori.

“Una staffetta che fino a questo momento ha funzionato alla perfezione, a parte qualche piccolo inconveniente tecnico, che però fa parte della vita del camperista, o alcuni piccoli cambi di programma per questioni logistiche – riferisce Daniele Castignani, organizzatore del tour – E calorosa è stata l’accoglienza in tutte le città che abbiamo raggiunto: tanti si sono avvicinati per chiedere informazioni, assistere alle performance, o semplicemente curiosare. Finora abbiamo distribuito circa 4500 flaconcini delle nostre pillole miracolose”.

downtour AIPD

La sindrome di Down e l’AIPD, in pillole

Nel nostro Paese un bambino ogni 1.200 nasce con la sindrome di Down, una condizione genetica alla base della più comune forma di disabilità intellettiva nel mondo. Fino a non molti anni fa si pensava che questi bambini sarebbero stati per sempre dipendenti dai loro genitori. AIPD, invece, li ha sempre considerati una risorsa con un grande potenziale, capace di contribuire allo sviluppo e all’arricchimento della nostra società.

Per questo, nel 1979, poche coraggiose famiglie hanno fondato l’Associazione Italiana Persone Down. Da allora, il coraggio di quelle famiglie e la loro convinzione di poter costruire un futuro migliore per i propri cari con la sindrome di Down, ne ha contagiate moltissime altre. Oggi sono quasi 2mila i familiari che si impegnano quotidianamente, insieme a professionisti di ogni genere, nelle 54 sezioni presenti in tutta Italia.

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